lunedì 14 febbraio 2011

Quello che ...

Poche ore prima della mia partenza per Londra, e precisamente nella libreria dell'aeroporto di Pisa, ho comprato una Guida Turistica della città dove avrei presto vissuto. Superato lo shock iniziale del prezzo e dopo una prima lettura, a circa un'ora di aereo avevo le idee un pò confuse. Non so bene perché, forse gli oltre sette milioni di abitanti, forse i 1600 kmq di estensione, o forse per le 14 aree in cui la mia guida aveva suddiviso il "centro" città. 
Dopo l'atterraggio, e già abbastanza scombussolata per la mia maledetta paura di volare, il mio clima d'incertezza si scontrò con il Clima del nuovo Paese ospitante. Una lotta di nervi che alla fine ho vinto (e continuo a vincere) grazie al mio fidato Woolrich. 
A una settimana esatta dal mio atterraggio in terra londinese, e senza aver avuto neanche il tempo di capire dove mi trovavo, eccomi assunta a lavorare in un ristorante come barista. E chi aveva mai fatto la barista prima di allora?! E soprattutto, avete un'idea di che cosa significa imparare un mestiere sotto Natale a Londra?!
La cosa certa è che ho imparato e anche in fretta. Della Londra natalizia non saprei dirvi nulla, visto che non l'ho praticamente vista! Passato il treno delle feste e passata anche la frenesia ho cominciato a esplorare questo piccola-megalopoli di paradiso... 
La mia Guida si è rivelata un prezioso strumento, a volte la portavo, e la porto ancora, con me quando vado a lavoro, e durante il viaggio in treno mi diverto a pianificare il weekend successivo, si perché la posso utilizzare, purtroppo, solo nel fine settimana, ma insieme al mio compagno di vita e avventure. Un percorso che sta intrecciando in nostri interessi e ci sta facendo apprezzare le nostre diversità; 
In fondo scoprire una nuova città, Paese è un pò come riscoprire noi stessi, no?!  
Vi dirò di più, io che sono sempre stata una gran dormigliona, da quando vivo qui adoro alzarmi presto la mattina...Forse è proprio la curiosità a svegliarmi! Ho paura di andarmene senza vedere strade, angoli di città  non commerciali, musei o mostre non abbastanza pubblicizzati, mercatini di periferia, un musical a teatro, una scultura bellissima e sconosciuta al centro di qualche parco... 
Ho paura di andarmene senza conoscere fino in fondo Londra.

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