domenica 10 aprile 2011

Passeggiando nei parchi di Londra...

Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera.
Pablo Neruda
Da qualche giorno è ufficialmente arrivata la primavera anche a Londra.
Avevo quasi dimenticato la sensazione del sole che scalda la pelle, che abbaglia la vista, il piacere di passeggiare senza il vento gelido tra i capelli, il cielo limpido che si specchia nel Tamigi, le maniche corte e gli alberi in fiore.

I bellissimi parchi di questa città in primavera cambiano tavolozza e si colorano di verde, rosa, bianco, di tutte quelle tonalità pastello che per più di sei mesi avevamo dimenticato.
Diventano i luoghi del fine settimana, dei picnic con gli amici, delle passeggiate, delle gite in barca a remi e dello sport.
Passeggiando tra i viottoli di Regent's Park, Richmond, Greenwich non ho potuto non notare le bellissime fioriture dei molti alberi di ciliegio; ho passato ore ad osservarli, ore sdraiata all'ombra tra i mille petali caduti, ore a pensare…
Potrebbe sembrare una primavera come tante altre ma non è così; il Popolo che da sempre venera questa stagione e i suoi fiori rosa adesso si trova in ginocchio, l'11 marzo 2011 gli occhi del Mondo erano puntati sul Giappone e da allora qualcosa è cambiato.
È a quella povera gente che vanno i miei piccoli pensieri ed è a loro che dedico queste poche righe raccontandovi qualcosa sui fiori di ciliegio, così importanti nella cultura tradizionale giapponese tanto da diventare il fiore nazionale.
Il SAKURA 桜 o 櫻 ( HIRANA さくら; KATAKANA サクラ) è il nome giapponese dato ai fiori di ciliegio ornamentali il “Prunus serrulata”, il frutto della ciliegia invece viene da una specie differente di albero.

Il Sakura, in particolare al momento della sua fioritura, esprime in maniera eccezionale la concezione che i nipponici hanno della vita, il loro stretto rapporto con la natura, l’amore per il bello, che non è mero senso estetico bensì comprensione della grandiosità e magnificenza della vita, pur nella sua caducità.
Coincidendo con l’equinozio di primavera, la fioritura del ciliegio rappresenta la rinascita, il rinnovamento, la forza vitale nascosta in tutte le cose di questo mondo. Un simbolo di vita, dunque, ma anche del suo naturale “opposto”: la morte. Il fiore di ciliegio, appena raggiunge il massimo del suo splendore, si stacca e muore, viene portato via dal vento e con esso si disperde...
La vista di un ciliegio in fiore è davvero emozionante: fa emergere nel nostro animo sentimenti apparentemente contraddittori, di gioia ma anche di sgomento, di smarrimento e tristezza.
Dunque la tradizione giapponese, altamente simbolica, trova nella fioritura dei ciliegi la sublimazione dell’esperienza della vita, della sua caducità e della sua effimera bellezza.
FIORITURA
La fioritura dei ciliegi in Giappone avviene in aprile e a causa della differenza di temperatura fra il nord e il sud dell’isola, comincia nelle regioni più a sud e sale rapidamente verso quelle del nord lungo una linea ideale che viene chiamata “sakura zensen”.
L’intera popolazione giapponese segue con maniacale interesse l’avanzamento dello sbocciare dei fiori lungo tutte le regioni: telegiornali e quotidiani pubblicano bollettini in continuo sulle fasi della fioritura, vengono organizzate gite collettive anche dalle scuole e da numerose aziende.
-Evento della fioritura-

Il recarsi ad ammirare la fioritura dei ciliegi è tradizione antica, sembra risalga al periodo Heian (794 - 1185), e viene chiamata Hanami (hana= fiori, mi= vedere).
La fioritura dura solo alcuni giorni, in genere uno o due, e in questi stessi giorni i giapponesi accorrono nei parchi delle loro città o in quelli maggiormente famosi per l’evento, si radunano sotto gli alberi, cantano, ballano, mangiano e bevono, per onorare uno dei momenti maggiormente rappresentativi della cultura e del cuore autentico del Giappone.
LEGGENDA
Si narra che il colore dei fiori del ciliegio in origine fosse candido ma a seguito dell’ordine di un imperatore di far seppellire i samurai caduti in battaglia sotto gli alberi di ciliegio, i petali divennero rosa per aver succhiato il sangue di quei nobili guerrieri.

Sayonara...

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