Questa mattina nonostante la pioggia abbiamo deciso di prendere parte ai festeggiamenti londinesi di San Patrizio. Non potete immaginare quanto questa festa sia sentita in questa città!
Siamo arrivati a Trafalgar Square verso le 12:00, giusto in tempo per assistere alla parata delle 32 contee d'Irlanda. Una sfilata di colori (verde e arancione), musica, balli, cibo e birra.
La cosa che più mi ha colpita è stata vedere la partecipazione, anche assai numerosa, di persone di una certa età. Il loro spirito gioviale e la voglia di ricordare e onorare ancora una volta le loro origini, rigorosamente con una pinta di Guinness in mano.
È stato bello passare qualche ora “fingendoci” irlandesi, Cino per ovvie ragioni di carattere somatico non era credibile, e forse neanche io visto che non facevo altro che guardarmi intorno e scattare foto.
Tutto sommato è stata una giornata interessante, ricca di spunti per il mio blog, a partire proprio dalle origini di questa celebrazione per esempio.
Intanto bisogna ricordare che il giorno ufficiale di San Patrizio è il 17 marzo quindi se vi trovate nelle vicinanze di un bel pub non potete non bervi una buona birra alla salute del caro Patrick.
Perché proprio il 17? Secondo alcune fonti il 17 marzo sarebbe il giorno in cui morì il Santo, intorno al 461 d.C. Esiste però anche un'altra possibile spiegazione per cui tale festa cada proprio il 17 marzo: si tratta di una leggenda popolare secondo la quale questo è il giorno in cui San Patrizio estrasse la “pietra fredda” dall'acqua, a simboleggiare la fine dell'inverno e l'inizio della primavera e la semina dei campi.
Come tutti sanno San Patrizio è il patrono d'Irlanda. Ma quello che molti non sanno è che questa festa non ha avuto origine nella nostra isola verde. I primi festeggiamenti infatti nascono nella città di Londra e negli Stati Uniti. Una delle più antiche testimonianze a proposito è fornita dallo scrittore dublinese Jonathan Swift, autore de “I viaggi di Gulliver”, il quale racconta in un suo diario che nel 1713 il Parlamento di Westminster era chiuso perché era appunto S. Patrizio.
Oltreoceano invece i primi festeggiamenti tra emigrati irlandesi risalgono al 17 marzo 1737 nella città di Boston.
È bene precisare però che allora la festa riguardava solo la parte protestante della popolazione, i cattolici erano totalmente esclusi. Solo tra il XIX e il XX secolo si unirono alle celebrazioni.
La prima parata si svolse a New York nel 1762, fu un evento del tutto casuale e spontaneo: alcuni soldati irlandesi che stavano andando a festeggiare San Patrizio in una taverna improvvisamente cambiarono idea e decisero di marciare in strada dietro la loro banda. Fu un evento talmente spettacolare che da allora la parata è diventata parte integrante delle celebrazioni.
Nel secolo scorso e ancora di più negli ultimi anni gli irlandesi d'America si sono sempre più integrati con la società per così dire “ospitante”, e festeggiare il S. Patrick's day non rende solo omaggio alle proprie origini, diventa se vogliamo un modo per celebrare questa integrazione.
Sembrerà assurdo ma in Irlanda il St. Patrick's day è divenuto festa nazionale solo nel 1995, grazie ai seguenti motivi esposti nel decreto del Governo irlandese:
Offer a national festival that ranks amongst all of the greatest celebration in the world;
Create energy and excitement throughout Ireland via innovation, creativity, grassroots involvement, and marketing activity;
Provide the opportunity and motivation for people of Irish descent (and those who sometimes wish they were Irish) to attend and join in the imaginative and expressive celebrations;
Project, internationally, an accurate image of Ireland as a creative, professional and sophisticated country with wide appeal, as we approach the new Millennium;
The first St Patrick’s Festival was held over one day, and night, on March 17th 1996. With a little over four months in which to effect change, the main object was to demonstrate that changes were afoot and starting the process away from “just a parade”. The live audience for the day was estimated to be 430,000.
Il primo St. Patrick's day “ufficiale” ebbe luogo in Irlanda nel 1996 e la festa durò un solo giorno. Dal 2000 i giorni di festa sono quattro e per tutti e quattro i giorni si alternano concerti, cortei carnevaleschi, fuochi d'artificio, spettacoli di strada, birra a fiumi e per il gran finale ovviamente non può mancare la famosa parata.
Protagoniste assolute nei giorni di festa (quest'anno dal 16 al 20 marzo)?
La città di Dublino e la sua famosa birra “Guinness”.
Noi oggi abbiamo onorato questa festa, paese che vai usanza che trovi, giusto? E noi non ci tiriamo indietro quando si tratta di conoscere e capire le diverse culture.
Ma il 17 marzo io e Cino non berremo alla salute di Patrizio bensì alla salute della nostra giovane Italia che proprio quel giorno compie 150 anni. Brinderò al fatto che sono italiana, anche se a volte non ne vado molto fiera, brinderò per gli italiani onesti, per quelli che come noi adesso vivono in un altro Paese e per quelli che lavorano per un'Italia migliore.
Infine mi mangerò un bel piatto di pasta e penserò al mio paesino Tellaro e alle persone che più mi mancano e che tanto amo.
La donzelletta vien dalla campagna
in sul calar del sole,
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si appresta
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,
incontro là dove si perde il giorno;
e novellando vien del suo buon tempo,
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
Già tutta l'aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giú da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore;
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,
e seco pensa al dí del suo riposo.
Poi quando intorno è spenta ogni altra face,
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba.
Questo di sette è il più gradito giorno,
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.
Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita
è come un giorno d'allegrezza pieno,
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave.
(Il sabato del villaggio – Giacomo Leopardi)