venerdì 4 novembre 2011

“L'origine di tutti i peccati è il senso d'inferiorità” Cesare Pavese

Credo sia giunto il momento di sfatare un luogo comune del calcio.
Mi è capitato molto spesso purtroppo di leggere, e anche su testate di tutto rispetto (probabilmente non posso dire lo stesso dei giornalisti in questione), che la Nazionale di calcio dei Tre Leoni non partecipasse alle competizioni mondiali perché sentendosi superiori per aver inventato il gioco del calcio, non volessero mescolarsi con le altre nazioni (inferiori).
Verificato il fatto che per alcune persone parlare senza conoscere è la regola costante della comunicazione, e cosa ancora più triste, ci ribadiscono allo sfinimento quei concetti che preferiremmo tenessero per loro. 
Oggi anche io dico la mia rispondendo alla domanda: Perché la Nazionale inglese non partecipò a ben tre edizioni del campionato del mondo?
L'origine del problema stava nell'attrito tra la FA (Football Association), l'organo di governo del calcio in Inghilterra, e la FIFA (International Federation of Association Football ), responsabile invece dell' organizzazione e gestione dei tornei di calcio più importanti a livello internazionale.
Attrito perché? La FA entrò a far parte della FIFA nei primi anni di vita della federazione internazionale intorno al 1906 e tuttavia ne uscì nella seconda metà degli anni Venti (1928) a causa di molte divergenze con i vertici soprattutto francesi dell'associazione.
Tra i principali motivi di attrito vi era proprio l'idea della FIFA di voler organizzare un campionato del Mondo di Calcio, questo secondo la FA avrebbe oscurato l'Home Championship e messo in crisi inoltre il sistema di amichevoli di lusso gestito proprio dalla potente federazione.
Vi erano inoltre abissali differenze di vedute sull'introduzione del professionismo nel gioco del calcio, tra l'altro fenomeno già ampiamente consolidatosi nel Regno Unito, ma visto ancora con sospetto dalla dirigenza mondiale che aveva ancora una visione più buonista dello sport:
"L'importante non è vincere ma partecipare. La cosa essenziale non è la vittoria ma la certezza di essersi battuti bene" Pierre de Frédy, barone di Coubertin
Perciò la nazionale dei Tre Leoni, “rappresentata” dalla FA, non partecipò alle prime tre edizioni dei mondiali di calcio come segno di distacco dalla FIFA (1930-1934-1938), non per manie di onnipotenza o superiorità della razza. A rappresentare al meglio questi ideali c'erano già la Germania di Hitler e l'Italia di Mussolini.
Si mantennero in vigore comunque le cosidette amichevoli di lusso contro le squadre più forti di allora, non per superbia ma per la voglia di battersi contro i migliori, sempre.
Possiamo quindi smetterla con i soliti luoghi comuni e magari cominciare a fare informazione come dovrebbe essere fatta: con le palle!
"Mi piacciono gli italiani, vanno alla guerra come fosse una partita di calcio e vanno a una partita di calcio come fosse la guerra..." Winston Churchill  

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